Val di Mello
partenza: S. Martino (So), comune di Màsino. -Val Masino m. 923
carta: Kompass n° 92 Chiavenna- Val Bregaglia
da Milano: SS 36 Valassina, fino a Colico, proseguire in direzione Sondrio, svoltando a destra al bivio di Fuentes (centro commerciale dove, se necessario, fare la spesa per la giornata e usufruire di bar e servizi igienici) e percorrendo poi la strada della Valtellina in direzione Sondrio fino ad Ardenno. Da lì indicazioni sulla sinistra per la Val Masino. Percorrere la Statale 38 fino a S. Martino. Ampi parcheggi sulla destra prima del paese. Se si prosegue fino all'ingresso del paese si trova un ampio parcheggio a pagamento sulla sinistra (i parcheggi liberi sono con disco orario) dove c'è anche la casetta delle informazioni turistiche. Qui è collocato il parcometro che eroga anche i permessi per salire al parcheggio al'imbocco della valle. I posti sono limitati a 40, costo 10 €. Esaauriti i 40 permessi giornalieri la macchina non ne eroga altri. Non mancano anche parcheggi non a pagamento presso il campo sportivo (svoltando a destra arrivando in paese) oppure prima di entrare a S. Martino.
dislivello: m. 100 (220 dal paese)
tempo: 2 h (considerando le soste e partendo dal paese)
segnavia: 20
acqua: si
descrizione: in paese attira l'attenzione un grande dipinto del Gigiàt, mitologico e gigantesco incrocio tra caprone e camoscio che protegge la montagna vendicandosi di chi la maltratta e proteggendo chi la rispetta. Imboccare la strada a sinistra dell'affresco fino a raggiungere il torrente; piegare a sinistra: il sentiero si inoltra nel bosco in salita -l'unica faticosa del percorso-. Alla fine della salita si sbuca sulla carrozzabile, la si percorre verso destra, attraversando il nucleo di case ristrutturate (Ca' dei Ragni) a monte delle quali si apre la valle del Ferro o valle delle cascate, fino all'Osteria del Gatto Rosso (1060 m). Fuori stagione si può arrivarvi con la macchina. Da qui parte una vecchia mulattiera lastricata che costeggia il torrente attraversandolo verso la fine su un ponte nuovo un po' a monte del sentiero. A Rasica (m. 1148) oltre al rif. Rasega c'è un bel prato dove poter giocare. Per il ritorno si può variare attraversando il torrente proprio di fronte al rifugio e prendendo il piacevolissimo sentierino sulla destra che costeggia il torrente tra prati, radure, muretti, baite, boschetti e alla fine un bellissimo bosco di larici. Acqua lungo il percorso di andata.
prosecuzioni: proseguendo il sentiero si fa più stretto e risale ripido il salto di roccia davanti a noi, salendo nella val Torrone e all'Alpe Pioda (per adulti allenati)
altre idee: da S. Martino si può proseguire in macchina lungo la strada (subito dopo il paese tenersi a sinistra e tralasciare a destra la strada che va in Val di Mello. Cartello di divieto) ed arrivare alla cosiddetta “valle incantata” o “la Foresta dei Sassi”, ovvero la Val Masino, proprietà demaniale e gestita dall'ERSAF (l'Ente Regionale per le Foreste). Giunti presso alcune costruzioni dove si trova un piccolo slargo sulla sinistra conviene parcheggiare, perché proseguendo si arriva in località Bagni di Masino dove c'è un moderno centro termale, che ha riattivato delle terme storiche, note fin dal XV secolo, e dove il parcheggio è riservato agli ospiti. Oltre ai Bagni di Masino c'è un altro parcheggio (di proprietà dei bagni), ma in alta stagione potrebbe essere richiesto un pagamento. Inoltre la zona è piuttosto conosciuta quindi di domenica potrebbero esserci difficoltà di parcheggio. Lasciata, dunque, la macchina prima dei Bagni, si prende il sentierino che taglia il sopra lo slargo e, tenendosi a destra, si raggiunge in breve, una strada più larga e pianeggiante, sulla destra orografica del torrente. Percorrendola, si attraversa la parte finale dell'affascinante bosco di faggi, caratterizzato soprattutto dai massi caduti in epoche remote ed ora ricoperti di muschi, ed alla fine si arriva a una grande radura attrezzata con tavoli, qualche fontana e griglie per il barbecue. In mezzo alla radura c'è anche il centro informativo Life dell'ERSAF (aperto d'estate) con accanto un'esposizione delle quattro rocce più rappresentative della zona, sotto forma di stele, come fossero antichi menhir (ghiandone, serizzo, serpentino e san fedelino). In alternativa sempre dal parcheggio si può risalire tutta la radura fino ad un edificio che ospita il Laboratorio didattico e da cui il sentiero prosegue toccando diversi massi, appositamente ripuliti e predisposti per praticare l'arrampicata, o meglio il sassismo (arrampicata sportiva sui “sassi”). Circa davanti al centro informativo c'è anche un sasso “semplice” destinato alle prime esperienze: lo Gnoma Rachele.
n° utili e punti di appoggio: sono numerosi lungo il percorso d'andata e consentono anche di accorciarlo secondo le proprie esigenze: Agriturismo Alpe Val di Mello (a destra loc. baite di cascina Piana): 338.56.12.670, rif. Luna Nascente (a sin poco più avanti): 338.33.17.507; rif. Rasega 338.44.67.550
note e osservazioni: bella in tutte le stagioni e percorribile anche d'inverno con le racchette, l'ideale è tuttavia godersela in autunno: la gente diminuisce, il sottobosco profuma, le giornate sono terse, il fiume canticchia, i larici imbiondano e magari sulle cime già scintilla la neve. La valle è formata da granito, roccia compatta, liscia e in pareti verticali, molto apprezzate dagli scalatori; per questo è molto frequentata e a giugno si svolge anche un torneo di sassismo.
L'ERSAF ha redatto un volumetto sulla foresta di Val Masino: La Foresta dei Sassi, in vendita presso il centro Life e sul sito dell'ERSAF (www.ersaf.lombardia.it) alla voce pubblicazioni sotto i Quick link, sulla destra