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Rezzago: le piramidi di terra e il bosco di Enco

partenza: Rezzago (Lc)

carta: Kompass n 91 Lago di Como, Lago di Lugano

da Milano: strada Valassina fino all'uscita Bergamo-Como. All'uscita svoltare a sinistra per Como e proseguire oltre la rotonda. Sempre dritto superando diverse rotonde e dopo una breve discesa su un ponte che supera la ferrovia alla rotonda proseguire dritto verso il semaforo (la strada principale prosegue per Como piegando a destra). Al semaforo dopo il castello di Casiglio (ristorante) proseguire dritti. Seguire la strada fino a Pontelambro e poi Canzo. Alla rotonda alla fine del rettilineo svoltare a sinistra e seguire la strada superando Asso e tralasciando più avanti la svolta per Valbrona e Onno. Dopo circa 1 km e mezzo lasciare la strada principale che sale al Ghisallo e svoltare a sinistra verso Sormano e Pian del Tivano. Tralasciando la prima svolta a destra verso Pian del Tivano, proseguire fino a Rezzago, che si raggiunge in pochi minuti dopo la svolta. Piccolo parcheggio sulla strada principale, sulla sinistra in prossimità di una curva subito dopo il municipio.

segnavia: bianco/rosso

dislivello: 336 m.

tempo: 2h anello completo

acqua: si (in paese e sul primo tratto)

descrizione: dal parcheggio prende-re la strada sulla sinistra, che entra in paese. Alla fine di via dei Giardini svoltare a sinistra passando sotto un arco. Si giunge a un antico lavatoio scavato in un unico blocco di granito e ora restaurato. Qui la strada si biforca. Prendere quella a sinistra che scende, passa davanti alla trattoria Belvedere e giunge sempre in discesa a una fontanella (l'ultima) e ad un ponte (cartelli). Dopo il ponte sul torrente svoltare a destra e salire il tratto lastricato che porta alla cappella della Madonna della Buona morte del XVII-XVIII secolo. Area pic nic con tavolini. Costeggiare la cappella lungo il suo lato sinistro e seguire il sentiero (cartello).

Oltrepassato un piccolo guado il percorso con una breve ma po' ripida salita porta a un bivio. A sinistra si supera un ponticello e si sale fino a incontrare il fungo n° 2 e più vicino sulla destra un fungo in formazione (pannello didattico). Il fungo n° 3 di cui permane il cartello abbandonato è recentemente crollato, quindi non avventurarsi alla sua ricerca.

Occorre poi tornare indietro fino al ponticello e al bivio appena lasciati e svoltare a sinistra (a destra se salendo si tralascia la deviazione al fungo n° 2). Si risale il costone di materiale marnoso. Dall'alto si individua il fungo n° 1, più in basso di una ventina di metri (pannello didattico). Volendo si può scendere per vederlo da vicino, ma poi occorrerà risalire (mettere in conto circa 20 min tra discesa, sosta e risalita). Completata brevemente la risalita del costone si giunge a un terrazzo con steccato in legno da dove si può vedere nuovamente il fungo n° 2 (pannello didattico e traliccio dell'alta tensione). La fatica è terminata, premiata dal fascino del pianoro che si apre davanti a noi. Si tratta del castagneto di Enco (vedi infra). Una traccia evidente porta a una carrareccia; dall'innesto sulla carrareccia (cartelli) si può deviare a sinistra verso l'Agriturismo Cassina Enco. Per rientrare a Rezzago, invece, una volta raggiunta la carrareccia dirigersi a destra. In breve si arriva a una costruzione pastorale sulla sinistra (braga), presso un masso erratico e un bivio (cartelli e area pic nic). Proseguire in discesa ormai sull'asfalto, superare un crocifisso con una panca e un ponte per ritornare al bivio del lavatoio. Per raggiungere la macchina merita a questo punto tenere la sinistra ed inoltrarsi tra le case tradizionali spesso finemente restaurate, lasciando a volte in evidenza antiche strutture architettoniche, come portali e grosse architravi.

Molto remunerativa in primavera per le variegate fioriture. Passeggiata che si può concludere in mezza giornata, magari con una degustazione all'agriturismo, e ideale per (ri)prendere l'allenamento dopo l'inverno. I tratti presso le piramidi possono essere scivolosi in caso di terreno bagnato (fango)

n° utili e punti di appoggio:

Agriturismo Cassina Enco tel 031/667112, info@agriturismodienco.com, www.agriturismodienco.com,che organizza anche attività per adulti e ragazzi, degustazioni e ogni sabato corsi di cucina con prodotti locali. È possibile anche arrivare in auto (da Rezzago o da Caglio) richiedendo il permesso al Comune di Rezzago, in caso di vera necessità (disabili, anziani)

note e osservazioni: molto interessante anche un giretto in paese per la conformazione urbanistica e le numerose case ristrutturate, valorizzando l'architettura tipica. Merita una visita anche la chiesa dei SS Cosma e Damiano, edificata intorno al 1100 con caratteristico campanile a bifore.

Il torrente che scorre nella Valle della Morte e che si attraversa sul primo ponticello dell'itinerario, è il Rezzago, affluente del Lambro.

Il castagneto di Enco è molto antico. Avete notato i numeri sugli alberi? Alcuni si ripetono, ad esempio il 25, quindi non è la numerazione degli alberi, bensì dei proprietari. All'ultimo censimento negli anni '80 risultavano 1484 castagni divisi in 73 proprietari, regolati in base allo ius plantandi (lett. diritto di piantare), che risale al diritto germanico: le piante sono private, ma piantate su suolo comunale.

Prosecuzioni: dal bivio dove si trova la braga in circa un'ora di piacevole passeggiata tra i boschi si giunge al santuario della Madonna di Campoè, del XVI-XVII secolo; esso custodisce una Madonna del latte (ovvero Maria che allatta Gesù) del 1508

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