Piani d'Erna - sentiero natura
partenza: Versasio (Lc) – funivia Piani d'Erna
carte: Kompass n 105 Lecco Valle Brembana.
Carta sintetica del sentiero natura e dei Piani d'Erna reperibile presso l'ufficio turistico di Lecco e nella stazione a valle della funivia
da Milano: SS 36 (superstrada Valassina) fino a Lecco, uscita Valsassina (attenzione all'uscita molto incurvata), nuova superstrada (SS 36 bis). Quando la doppia corsia rientra in una sola tenersi a destra: subito all'uscita della galleria c'è l'uscita Piani d'Erna. Seguire la strada che sale a tornanti tra alcune case, fino alla funivia. Parcheggio (a pagamento i festivi in alta stagione). Prendere la funivia e salire ai Piani d'Erna.
lunghezza: 6,75 km (1° anello 4,15 km 2° anello 2,26 km)
dislivello: ca 215 m (quota max 1373; min 1160)
acqua: si
segnavia: piccolo pannello di legno con scritta verde SN. Il sentiero è ben segnato anche con i classici cartelli metallici con banda rossa
tempo: 3 h l'anello completo di tutti i 20 pannelli, senza considerare le soste per l'osservazione e la lettura
descrizione: dall'arrivo a monte della funivia prendere a destra la larga carrareccia che scende. Poco sotto c'è il primo pannello del Sentiero Natura che poi prosegue verso sinistra su larga sterrata. Si prosegue sempre dritto, tralasciando le deviazioni verso destra che salgono alla vetta o scendono al rif. Stoppani. Risalito un piccolo dosso , il sentiero piega a sinistra (cartelli) e prima in piano poi in leggera salita arriva alla loc. I Ree (quota 1350) con una casa privata in splendida posizione. Si piega a destra e si scende per un tratto in un bel bosco rado di betulle, fino ad arrivare a una casa con un paio di vecchi sci appeso all'esterno: loc. Roccolo, che rimanda all'uccellagione, (quota 1325). si prosegue in discesa alla loc. El Pal (quota 1276) dove si trova sulla destra un faggio secolare; al bivio proseguire a sinistra dove si incontra il pannello n 4. Il sentiero si inoltra di nuovo nel bosco e al bivio dove si trova il pannello n 5 andare a destra, seguendo il sentiero che fa una evidente curva a gomito (cartelli). Poco dopo, fuori dal bosco si incontra la loc. La Paglia, antico nome di un prato con cascina, dove si vedono sulla destra i resti di una casa rurale e accanto un sorbo degli uccellatori. Dopo il pannello n° 6 svoltare a sinistra (cartello) e superato il cartello n° 7 scendere nella valletta da cui risalendo si raggiunge in breve la loc. Forcella (quota 1200), con il bivio per il Passo del Cammello ed il parcheggio a valle della funivia. Restando pressochè in piano e proseguendo verso sinistra, il sentiero aggira un dosso, in un bosco dove compaiono anche degli aceri. Andando a destra, invece, si accorcia il percorso, (percorso A vedi sotto), raggiungendo in breve il Vecchio Borgo e il rifugio Marchett
Alla fine di una breve salita c'è il pannello n° 8, proprio sulla bellezza del bosco. Usciti dal bosco, si attraversa una radura dove confluiscono due ruscelli; tenendosi a sinistra (cartello) si passa su un ponticello, oltre il quale si trova un'area pic-nic, che invita a una sosta. Alle spalle del tavolo vi è un altro gruppo di sorbi, riconoscibile per le bacche rosse presenti anche in inverno, quando le foglie sono cadute, mentre a valle del ponticello, scende la Val del Giazz ovvero del ghiaccio (valletta che scende in Val Boazzo). Di fronte a noi passa la carrareccia che risale al rifugio Marchett e poi alla funivia. Volendo abbreviare si può prenderla in questo punto, semplicemente tagliando per il prato. Il sentiero natura prosegue, aggirando un altro dosso con un'altra breve salita , alla fine della quale il sentiero piega a destra (cartello). Si risale ancora e si raggiunge una piccola radura alla fine della salita dove si trova il pannello n° 11. Da lì, tenendo il pannello sulla propria destra, proseguire dritti, aggirando la sommità del dosso. Un cartello, posto tra un sorbo (a destra) e un bel nocciolo (a sinistra) ci indica la direzione a destra; attraversare la radura tenedosi a sinistra (cartello); rientrando per un breve tratto nel bosco si raggiungere il pannello 12 (quota 1164) ed in seguito, fuori dal bosco, si risale brevemente, raggiungendo la carrareccia, che si percorre verso destra (salita). Presso la loc. Ospitale (m. 1170) si trova una fontana. Si risale sempre sulla carrareccia, fino al Vecchio Borgo, centro di Erna, con edifici risalenti al XVII-XVIII secolo, distrutti dai Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Là si trovano rif. Marchett, dall'atmosfera suggestiva, la chiesetta della Madonna della Neve e un parco giochi. In stagione c'è anche un noleggio. Poco sotto il Borgo, lungo la carrareccia, a destra, salendo, si trova la struttura per il tubing (aperta d'estate). 40' dall'area di sosta al rifugio, senza fermarsi a leggere i pannelli. Dal Vecchio Borgo le alternative sono due: si può seguire la carrareccia che in meno di mezz'ora riporta alla funivia, oppure si può completare il Sentiero Natura: lasciato a destra il parco giochi, abbandonare subito dopo la carrareccia e salire per una scalinata sulla sinistra (cartello). In cima alla scala, girare a sinistra e, superato il pannello 14, proseguire verso ovest a mezza costa sul sentiero, che poco dopo con una curva a gomito cambia direzione e percorre il prato verso est. Presso un piccolo spiazzo, girare a sinistra e risalire ancora la costa del monte, fino al pannello 16, da cui, proseguendo verso est e attraversando ancora più alti il prato, si raggiunge il pannello 17; poco dopo il sentiero scende deviando a destra, innestandosi nuovamente sulla carrareccia principale. Da qui, tenendosi sulla evidente strada principale e seguendo i cartelli si torna alla funivia.
Gli ultimi 3 pannelli si trovano a sinistra per chi esce dalla funivia (est), lungo la carrareccia che prosegue passando davanti alla Trattoria Bar Milani, e possono anche essere affrontati separatamen-te dagli altri, ad esempio prima di intraprendere il percorso completo oppure se si vuole un'escursione più breve. Gli argomenti dei pannelli, infatti, non sono dipendenti gli uni dagli altri.
Come si è visto, il Sentiero Natura consta di due percorsi: uno più breve (A) e l'altro più lungo (B 6 km), strutturati in modo tale che se ne possono anche percorrere solo dei pezzi e tornare indietro per la stessa strada. Molto interessante salire subito alla destra del primo pannello e seguire la carrareccia fino alla croce del Pizzo d'Erna (10' ): poca fatica e grandioso panorama sui corni di Canzo, il lago di Lecco, i laghi briantei e, in caso di bel tempo, anche il lago di Varese e più oltre la cerchia delle Alpi (vette svizzere, monte Rosa, Gran Paradiso, Monviso), con un pannello che spiega la formazione dei laghi prealpini. Il percorso si sviluppa in falsopiano ad anello dal primo pannello verso sinistra. In 20 tappe, strutturate sue due anelli, descrive non solo la flora, la fauna e l'aspetto geologico dell'area, ma anche vita quotidiana, antichi mestieri ed ecosistemi del territorio.
n° utili: rif. Marchett (dalla funivia 15' prendendo la strada asfaltata sulla sinistra – poi sterrata – in discesa). Si trova nel Vecchio Borgo, non lontano dalla chiesetta della Madonna della Neve; sempre aperto 0341-50.50.19.
Trattoria Bar Milani, primi intorno ai 6 €. con una discreta scelta, secondi tipici, come la polenta uncia, e una buona selezione di dolci e di vini. Tel: 0341-505012;
www.trattoriabarmilani.it. info@trattoriabarmilani.it
Bar Funivia
Funivia Piani d'Erna: 0341-49.73.37 www.pianierna.com
note e osservazioni: il sentiero si presta a essere percorso anche in primavera, quando si possono ammirare le meravigliose fioriture del sottobosco, ed in autunno, quando è più bello osservare non solo le chiome, ma anche le foglie cadute, che non “ingialliscono” tutte allo stesso modo! L'ideale sarebbe arrivare relativamente presto ai Piani d'Erna, percorrere il sentiero in mattinata fino alla funivia, pranzare e dedicare il pomeriggio al gioco (i prati invitato al pallone o al frisbee) o al Percorso Avventura.
Dalla funivia scendendo a sinistra verso la Trattoria Bar Milani è stato allestito anche un Parco Avventura, aperto da aprile a ottobre dalle 10 alle 16 (chiuso in caso di pioggia, prezzi dai 12 ai 30 €) e un percorso di tubing, gommoni gonfiabili con cui scivolare lungo una pista di erba sintetica con un tapis roulant che vi riporta su, per azzerare del tutto la fatica! Infine, novità 2010, un percorso polisensoriale, per imparare a conoscere la natura ... in ogni senso! Per info 0341.49.73.37
Durante la stagione estiva è possibile richiedere le schede Ecorunning (per ragazzi, famiglie, scuole o adulti) presso l'EcoCampus all'arrivo della funivia. Si tratta di schede ambientali a risposta multipla, che guidano l'osservazione ed in base alle quali si può ottenere, alla fine del percorso, una valutazione che tiene conto del tempo impiegato, dei parametri fisiologici ed ovviamente della correttezza delle risposte. ECORUNNING quindi è un'attività sportiva all'aperto abbinata all'osservazione e conoscenza dell'ambiente e si può anche richiedere l'accompagnamento di un istruttore.